I rabaton sono un piatto tipico del Piemonte, precisamente di Litta Parodi, in provincia di Alessandria. Anche noti come gnocchi alla piemontese, non contengono né carni né pesce e si adattano a meraviglia a tutti i menù e a chi segue un regime alimentare vegetariano.
Rabaton: ricetta facile per farli in casa
Rabaton: cosa sono? Partiamo col dire che anche se richiede vari passaggi, questo primo piatto è molto più facile di quello che si può pensare. Si tratta di grandi gnocchi di bietole che si caratterizzano per una forma cilindrica ottenuta facendo rotolare l’impasto sul piano infarinato. Rabatòn in dialetto piemontese significa “ruzzolare”, quindi il nome del piatto richiama proprio il passaggio del procedimento in cui si rotola l’impasto tra le mani e la spianatoia.
Sicuramente tra i primi piatti tipici piemontesi più amati, per realizzarli si parte da un composto a base di bietole bollite, strizzate e frullate, mescolate con ricotta, formaggio grattugiato e uova. Una volta mescolati gli ingredienti principali, abbiamo unito la farina, per aggiustare la consistenza e rendere il tutto più facilmente lavorabile.
I rabaton si cuociono nell’acqua bollente salata, come tutti gli gnocchi, e poi si possono ripassare in padella o in forno a piacere. Noi li abbiamo gratinati in forno con burro, salvia e formaggio grattugiato, un grande classico.
Come servirli
I rabaton piemontesi sono un primo piatto perfetto per il pranzo della domenica, sono ideali se vogliamo mettere in tavola qualcosa di diverso dal solito. Impiattiamoli e guarniamoli con salvia e formaggio grattugiato a piacere. Serviamoli caldi e fumanti e conquisteremo tutti!
Possono essere seguiti da secondi di carne, di pesce o vegetariani e, in più, usando formaggi senza lattosio si adattano anche a chi non consuma lattosio.
Vi è venuta voglia di provare questo piatto? Prepariamolo insieme e fateci sapere in quale occasione l’avete messo in tavola!
- Preparazione
- 30 minuti
- Cottura
- 25 minuti
- Tempo totale
- 55 minuti
Ingredienti
Per i rabaton
- 500 g bietole
- 400 g ricotta
- 2 uova
- 50 g formaggio grattugiato
- 4 cucchiai farina
- sale fino q.b.
Per gratinare
- 15 g burro
- formaggio grattugiato q.b.
- salvia q.b.
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 4 persone)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Rabaton
In una pentola con abbondante acqua salata cuociamo le bietole per circa 10 minuti.
Una volta pronte, scoliamo e lasciamo raffreddare in una ciotola.
Strizziamo le bietole con le mani e mettiamole nel bicchiere del mixer, poi tritiamole finemente.
In una ciotola, uniamo la ricotta, le bietole tritate, le uova, il formaggio grattugiato e un pizzico di sale. Mescoliamo per bene gli ingredienti per arrivare a un composto omogeneo.
Incorporiamo la farina e mescoliamo fino a completo assorbimento.
Infariniamo il piano di lavoro, preleviamo un cucchiaio di composto e lavoriamolo sul piano facendolo rotolare per ottenere un cilindro, poi ripetiamo fino a terminare il composto.
Mettiamo a bollire una pentola d’acqua salata e cuociamo i rabaton fino a che non verranno a galla.
Scoliamoli e teniamoli da parte in una ciotola.
Sistemiamo qualche noce di burro sul fondo di una pirofila e disponiamo sopra i rabaton.
Spolveriamo con del formaggio grattugiato sulla superficie, completiamo con dei pezzetti di burro e un po’ di salvia qua e là e facciamo gratinare in forno statico a 200 °C per 10 minuti.
Impiattiamo i rabaton ben caldi con qualche fogliolina di salvia fresca. Buon appetito!
Consigli
La ricetta dei rabaton esiste in diverse versioni, come succede con molti piatti della tradizione. Al posto delle bietole si possono usare anche gli spinaci o erbette di campo a nostro gusto.
Per insaporirli ulteriormente possiamo cuocerli nel brodo invece che nella normale acqua salata.
Al posto della farina, per regolare la consistenza si può usare anche il pangrattato.
Gli gnocchi piemontesi rabaton si possono servire anche con la fonduta e guarnire con il rosmarino al posto della salvia.
Conservazione
Una volta cotti, i rabaton gratinati andrebbero serviti subito. Se abbiamo bisogno di organizzarci, possiamo bollirli in anticipo e ripassarli in forno poco prima di servirli. Sconsigliamo di lasciare avanzi.
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