Le pappardelle al cinghiale sono un primo piatto rustico e dal sapore deciso. Possiamo prepararle per tutte le occasioni speciali, dalle festività al pranzo della domenica. Sono tipiche dell’Italia centrale, soprattutto nelle zone ricche di selvaggina della Toscana, dell’Umbria, del Lazio e delle Marche, ma la ricetta è così prelibata che si è diffusa un po’ ovunque.
Ricetta pappardelle al cinghiale
Le prime protagoniste della ricetta sono le pappardelle, che possiamo comprare fresche già pronte o preparare noi in casa con la ricetta della pasta fresca. La loro particolarità è che restano porose e con il loro formato largo trattengono benissimo il condimento.
Il secondo protagonista è un ragù di cinghiale che, come quello classico alla bolognese, ha bisogno di una lunga cottura a fuoco dolce per diventare perfetto. Per prepararlo dobbiamo portarci avanti e organizzarci con i tempi, perché la carne di cinghiale prima di essere cotta deve marinare per mezza giornata in un mix di vino rosso, verdure e aromi. A quel punto, si parte da un soffritto di verdure, si unisce in cottura la carne scolata, si versa nel tegame la passata di pomodoro e si lascia andare così, con il coperchio, per circa tre ore.
Dopodiché non ci resta che cuocere la pasta, condirla con il ragù e servire la pappardella al cinghiale bella calda e fumante.
Come servirle
Come tutti i classici piatti di pasta, anche le pappardelle al sugo di cinghiale si devono portare in tavola immediatamente, per evitare di farle scuocere.
Noi le abbiamo impiattate e guarnite con un filo di olio a crudo, in modo da non coprire in nessun modo il sapore del ragù. Portiamo in tavola anche del pane, perché non fare la scarpetta sarebbe un vero sacrilegio!
Vi abbiamo fatto venire l’acquolina in bocca? Vediamo nel dettaglio come cucinare le pappardelle al cinghiale e fateci sapere nei commenti come vi sono venute e in quale occasione le avete messe in tavola!
- Preparazione
- 20 minuti
- Cottura
- 3 ore
- Tempo totale
- 3 ore e 20 minuti *
*+12 ore di marinatura
Ingredienti
Per la pasta
- 400 g pappardelle
- 450 g cinghiale
- ½ cipolle
- 1 carote
- 1 coste di sedano
- 1 spicchio aglio
- 2 foglie salvia
- 1 rametto rosmarino
- 3 bacche di ginepro
- 4 chiodi di garofano
- 1 foglia alloro
- 400 g passata di pomodoro
- olio extravergine di oliva q.b.
- sale fino q.b.
Per la marinatura
- ½ carote
- ½ cipolle
- 1 coste di sedano
- 500 ml vino rosso
Per servire
- olio extravergine di oliva q.b.
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 4 persone)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Pappardelle al cinghiale
Per la marinatura, tagliamo a pezzettoni la cipolla, il sedano e la mezza carota pelata.
Tagliamo a pezzetti anche la carne e aggiungiamola alle verdure in una ciotola.
Copriamo il tutto con il vino e poi con la pellicola per alimenti e facciamo marinare in frigorifero per circa 12 ore.
Tagliamo grossolanamente il sedano, la carota e la cipolla previsti per il sugo e tritiamoli finemente con un mixer da cucina.
Trascorso il tempo di marinatura, rimuoviamo le verdure con delle pinze e scoliamo la carne.
In una casseruola, soffriggiamo il trito di verdure con un po’ d’olio e l’aglio intero, quindi aggiungiamo la carne e gli aromi e rosoliamola a fuoco vivace finché non cambia colore.
Uniamo la passata di pomodoro, abbassiamo la fiamma, copriamo e lasciamo cuocere dolcemente per circa 3 ore, aggiustando eventualmente di sale.
Trascorso il tempo di cottura del condimento, lessiamo le pappardelle in acqua salata.
Scoliamole, condiamole con il ragù fumante e serviamo le pappardelle al cinghiale un giro d’olio a crudo.
Consigli
Le pappardelle al ragù di cinghiale sono solo uno dei primi piatti che si possono preparare con questo condimento. Se non le abbiamo, possiamo usare un’altra varietà di pasta o assemblare una bella lasagna da condividere con amici e parenti.
Un’idea furba può essere quella di preparare il cinghiale al sugo in abbondanza in modo da usarne una parte per condire la pasta e gustare il resto al piatto, come un gustoso spezzatino. In un colpo solo avremo risolto primo e secondo.
Conservazione delle pappardelle al cinghiale
La pasta al cinghiale deve essere consumata subito, cercando di evitare che rimangano avanzi. Il ragù di carne, invece, si mantiene ottimo per qualche giorno, basta metterlo dentro un contenitore con chiusura ermetica o sigillarlo con la pellicola per alimenti.
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