Il panpepato è un dolce di Natale ricco, buonissimo e semplice da fare in casa, a base di frutta secca e cioccolato. Generalmente si prepara a forma di pagnotta e la ricetta è golosa e speziata, arricchita con pepe nero, a cui il nome fa riferimento. Si tratta di un dolce tipico dell’Umbria, della Toscana e dell’Emilia-Romagna di cui esistono tantissime varianti.
Panpepato: la ricetta facile per il pane natalizio tradizionale
Il panpepato è considerato un antenato del Panforte di Siena e le sue origini risalgono al Medioevo. Si è evoluto ed è cambiato nel tempo, ma è sempre bello scoprire quanta strada fanno e come cambiano le ricette che arrivano sulle nostre tavole!
Noi abbiamo preparato una versione semplice e golosa, con ingredienti che si trovano senza difficoltà in tutti i supermercati. La ricetta del panpepato non prevede lievito, latte e uova, e il dolce risulta quindi piuttosto compatto. Ci serviranno frutta secca, farina, cacao, cioccolato per ottenere un composto granulare e grossolano, che poi va impastato con il miele, che nella nostra versione casalinga sostituisce il mosto cotto e fa da legante. Formiamo delle pagnotte delle dimensioni che preferiamo e cuociamole in forno. Vedrete che delizia!
Come servirlo
Il dolce panpepato una volta sfornato non si può mangiare subito: dobbiamo pazientare e lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente per almeno quattro o cinque ore. A quel punto, la nostra pazienza sarà premiata e potremo finalmente goderci il suo sapore unico, speziato e golosissimo! Portiamolo in tavola alla fine di pranzi e cene natalizi e faremo figurone!
Provate anche voi a fare il panpepato a casa, poi fateci sapere se vi è piaciuto e come vi è riuscito!
- Preparazione
- 25 minuti
- Cottura
- 30 minuti
- Tempo totale
- 55 minuti
Ingredienti
- 160 g nocciole
- 160 g mandorle pelate
- 160 g noci
- 100 g uvetta
- 100 g arancia candita
- 160 g fichi secchi
- 65 g farina 00
- 30 g cacao amaro
- 65 g cioccolato fondente
- 160 g miele
- 20 ml caffè
- 6 ml rum
- cannella in polvere q.b.
- noce moscata q.b.
- pepe nero q.b.
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 6 pezzi)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Panpepato
Iniziamo mettendo l’uvetta in ammollo in acqua per circa 20 minuti.
Nel frattempo, tritiamo il cioccolato fondente con tagliere e coltello.
Affettiamo i fichi secchi e poi tagliamo le fette a pezzetti.
Tritiamo grossolanamente i gherigli di noce con un coltello. Sminuzziamo anche le nocciole in modo grossolano.
Tritiamo le mandorle per ottenere un trito simile a quello di noci e nocciole.
Scoliamo l’uvetta e versiamola in una ciotola capiente insieme all’arancia candita.
Uniamo i fichi secchi, il rum e il caffè.
Aggiungiamo il cioccolato tritato, la cannella, la noce moscata e il pepe.
Versiamo nella ciotola anche le nocciole, le noci e le mandorle tritate.
Infine, aggiungiamo la farina e il cacao. Mescoliamo con un cucchiaio di legno in modo da distribuire gli ingredienti in modo omogeno.
Terminiamo versando il miele e mescoliamo un’ultima volta. Dopo aver amalgamato il tutto, impastiamo con le mani fino a ottenere un composto omogeneo.
A questo punto ungiamo le mani con dell’olio d’oliva e formiamo delle palline leggermente schiacciate del peso di circa 160 grammi l’una; con queste dosi si ottengono 6 pezzi.
Posizioniamo le palline su una placca foderata con carta forno e cuociamo in forno statico preriscaldato a 160 °C per circa 25-30 minuti.
ultimata la cottura, sforniamo e lasciamo raffreddare a temperatura ambiente per almeno 4-5 ore.
Il nostro panpepato è pronto da tagliare, servire e, soprattutto, gustare!
Consigli
Questo squisito dolce con frutta secca, come molti altri piatti tradizionali, è proposto in tante versioni a seconda delle regioni, dei paesi e delle famiglie. La ricetta, infatti, si tramanda di generazione in generazione.
Il panpepato di Terni prevede frutta secca, canditi e mosto cotto per amalgamare tutti gli ingredienti. Il panpepato di Siena invece è ricoperto di zucchero a velo, mentre quello di Ferrara ha una glassa al cioccolato fondente. Il panpepato di Anagni è simile a quello di Ferrara, ma ha meno cioccolato e non è presente la glassa. Insomma, tante varianti, tutte golose e tutte da provare!
Conservazione del panpepato
Il panpepato dolce si può conservare anche per 5-6 giorni, ben chiuso in un sacchetto per alimenti o un contenitore di latta, ed è perfetto anche da regalare a Natale. Dato che è così solido e compatto, se lo imballiamo con cura possiamo anche spedirlo come regalo ai nostri amici o ai familiari che vivono lontani.
Giulia
Cara benedetta, inutile dirti che 6 super,lo sai vero? Tu e marco siete anche simpaticissimi e vi seguo sempre.Volevo chiederti perché non ci va il lievito e se potrei metterlo Grazie ,un abbraccio.
31 Ottobre 2024 Rispondi