I carciofi alla giudia sono un piatto tipico della cucina romana. Famosi per la loro croccantezza, a Roma è possibile trovarli nei menù di osterie e ristoranti tipici, soprattutto nella zona del Ghetto degli Ebrei. Per ricreare questa ricetta a casa è necessaria solo una mezz’oretta, tenendo conto però delle due ore di riposo in frigo.
Carciofi alla giudia ricetta
Questa è una ricetta antica e di tradizione contadina, richiede solo carciofi, olio e sale. Tra le tante ricette che possiamo preparare con questo ortaggio, questa è una di quelle in cui li possiamo gustare al massimo, esaltati dalla croccantezza della frittura nell’olio.
Preparare in casa questi carciofi fritti è molto facile, dobbiamo solo organizzarci con i tempi perché hanno bisogno di una doppia frittura, intervallate da un riposo di due ore in frigo. La prima cottura è quella più lunga e serve per cuocerli all’interno, mentre la seconda serve solo per farli diventare belli croccanti e dorati.
Come servirli
Dopo la frittura, si gustano tiepidi e solitamente conditi solo con un pizzico di sale, sono così buoni che non hanno bisogno di altro!
Il carciofo alla giudia è molto scenografico e si adatta anche alle occasioni speciali. Si presenta come un fiore sbocciato di un bel colore dorato, con le foglie che rimangono aperte e croccanti, pronte per essere staccate e gustate anche a una a una con le mani, come se fossero delle chips.
Possiamo proporre il piatto come antipasto, magari facendolo seguire da una bella carbonara, per stare in tema di piatti tipici romani. Si prestano anche come contorno o come secondo vegetariano o vegano, oppure come finger food da servire all’ora dell’aperitivo.
Insomma, questo piatto si può mettere in tavola in mille modi. Ora vediamo insieme come si fanno i carciofi alla giudia e poi fateci sapere nei commenti come vi sono venuti!
- Preparazione
- 10 minuti
- Cottura
- 20 minuti
- Tempo totale
- 30 minuti *
*+ 2 ore di riposo in frigo
Ingredienti
- 2 carciofi varietà mammole
- olio per friggere q.b.
- limoni q.b.
- sale fino q.b.
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 2 persone)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Carciofi alla giudia
Puliamo con cura i carciofi eliminando le foglie esterne più dure.
Tagliamo il gambo in modo da lasciarlo lungo, di circa 5-6 centimetri, e peliamolo.
Con un coltello affilato, tagliamo le punte fino ad arrivare al cuore.
A mano a mano riponiamo i carciofi in una ciotola con acqua e fettine di limone perché non si anneriscano.
Quando sono tutti pronti, scoliamoli e scaviamo leggermente il centro con uno scavino o un coltello per eliminare le spine.
Scaldiamo l’olio in una pentola alta, asciughiamo i carciofi e immergiamoli in verticale tenendoli per il gambo. Friggiamoli per circa 8 minuti, girandoli di tanto in tanto. Verifichiamo la cottura con una forchetta: dobbiamo poterla infilare al centro senza resistenza. Man mano che sono citti, scoliamoli e lasciamoli raffreddare su carta assorbente.
Una volta fritti tutti, trasferiamoli in frigorifero per un paio d’ore. Poi, per renderli ancora più croccanti, immergiamoli nuovamente nell’olio bollente per un paio di minuti tenendo ogni carciofo per il gambo e con le foglie verso il basso. Poggiamoli nuovamente su un foglio di carta assorbente per scolarli.
Impiattiamoli, aggiungiamo un pizzico di sale e gustiamo i carciofi alla giudia ancora caldi!
Consigli
Per questa ricetta è importante scegliere la varietà di carciofo giusta. Quelli più indicati sono i carciofi romaneschi IGP tipicamente conosciuti come mammole o cimaroli, caratterizzati da una forma più compatta, un gusto delicato e dolce, con poche spine.
Possiamo accompagnare i carciofi alla giudia fritti con una citronette per avere un gusto più fresco e delicato in bocca.
Conservazione
La particolarità di questi carciofi fritti alla giudia è la loro croccantezza. Consigliamo di prepararli in giusta misura e mangiarli subito, quando sono ancora tiepidi. Con il tempo tendono ad ammorbidirsi e a rovinarsi, quindi non lasciamo avanzi.
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