I canederli al cavolo nero speck e asiago sono un primo piatto davvero unico, una ricetta originale e sfiziosa che possiamo portare in tavola per le occasioni speciali. Si preparano con passaggi semplici e alla portata di tutti e si possono anche personalizzare in tanti modi.
Canederli al cavolo nero speck e asiago: ricetta facile e sfiziosa
I canederli sono degli gnocchi di pane che a prima vista sembrano delle grosse polpette. Sono un piatto tipico tedesco, abbastanza diffuso anche in Trentino-Alto Adige e nel centro Europa.
Nati come ricetta di recupero del pane raffermo per evitare sprechi, si possono preparare con tantissimi ingredienti. Come si fanno i canederli nella nostra ricetta? Noi abbiamo usato la mollica di pane ammorbidita con il latte. Abbiamo poi mescolato tutto con formaggio grattugiato, farina, uovo, asiago a dadini e poi cavolo nero rosolato insieme allo speck.
Formiamo i canederli con il composto e bolliamoli in una pentola d’acqua salata. Ripassiamo tutto in padella con burro e salvia e il piatto è pronto! Semplici da fare e gustosissimi!
Come servirli
I canederli allo speck sono perfetti da proporre in un menù di carne. Consigliamo di servirli immediatamente, caldi e belli fumanti.
Vediamo nel dettaglio come cucinare i canederli e poi fateci sapere nei commenti come vi sono venuti!
- Preparazione
- 30 minuti
- Cottura
- 20 minuti
- Tempo totale
- 50 minuti
Ingredienti
Per i canederli
- 150 g cavolo nero
- 200 g mollica di pane
- 1 uova
- 1 cucchiaio farina 00
- 50 g formaggio asiago
- 100 ml latte
- 60 g formaggio grattugiato
- 50 g speck
- ½ cipolle
- sale fino q.b.
- olio d'oliva q.b.
Per il condimento
- burro q.b.
- salvia q.b.
- granella di nocciole q.b. per decorare
Dosi calcolate sulla ricetta originale (per 2 persone)
Gli utensili di Benedetta
Preparazione
Come fare: Canederli al cavolo nero, speck e asiago
Puliamo il cavolo nero eliminando il gambo, poi tritiamo le foglie e teniamole da parte.
Tritiamo finemente anche la cipolla.
Scaldiamo dell’olio in una padella e facciamo appassire la cipolla.
Uniamo in cottura il cavolo nero e condiamo con il sale.
Aggiungiamo lo speck, mescoliamo e lasciamo sul fuoco per circa 10-15 minuti.
Intanto, tagliamo la mollica di pane a dadini e mettiamola in una ciotola.
Versiamo il latte nella ciotola e mescoliamo con le mani in modo da far penetrare il latte nel pane.
Uniamo adesso il formaggio grattugiato, l’asiago a dadini, il cavolo nero con lo speck, l’uovo e la farina.
Regoliamo di sale e pepe, poi mescoliamo bene tutto in modo da arrivare a un composto lavorabile.
Inumidiamoci le mani e formiamo delle palline di circa 5-6 centimetri di diametro, proseguendo fino a terminare il composto.
Portiamo a ebollizione dell’acqua in una pentola, saliamola e facciamoci cuocere i canederli per circa 6-7 minuti.
Intanto facciamo insaporire in una padella burro e salvia.
Una volta pronti, scoliamo i canederli e ripassiamoli in padella.
Serviamo i nostri canederli al cavolo nero, speck e asiago con il condimento di burro e salvia una manciata di nocciole tritate. Buon appetito!
Consigli
Si può personalizzare la ricetta di questi gnocchi di pane raffermo in tanti modi, per adattarla ai nostri gusti e crearne versioni sempre nuove. Per esempio, nei canederli trentini su usa il salame all’aglio al posto dello speck e, in genere, il formaggio Vezzena stagionato invece dell’asiago.
Si possono anche cuocere i canederli in brodo invece che nell’acqua salata, una ricetta ugualmente sfiziosa e adatto soprattutto ai giorni freddi.
Al posto del cavolo nero si possono usare degli spinaci ben strizzati o altre verdure, della verza o quello che più ci va.
Conservazione dei canederli
Serviamo i nostri canederli al burro immediatamente e cerchiamo di evitare di lasciare avanzi. Se ce ne rimane qualcuno, però, mettiamolo in frigo dentro un contenitore ermetico per non più di uno o due giorni. Al momento di servirli, ripassiamoli nella padella con un pochino di burro.
Commenti
Ancora nessun commento pubblicato.
Pubblicate il primo commento e ditemi se la ricetta vi è piaciuta: mi scrivete e mi fate sapere com’è andata?
Scrivi un commento