Tutti i trucchi per cuocere a forno spento

Tutti i trucchi per cuocere a forno spento

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Cuocere a forno spento è un trucco furbo per risparmiare e ottenere ricette comunque perfette, sfruttando il calore che rimane accumulato all’interno del forno una volta spento. Non si tratta ovviamente di fare tutta la cottura senza accendere l’elettrodomestico, ma piuttosto di usarlo per preriscaldare e poi spegnere prima del tempo indicato dalla ricetta, tenendo chiuso lo sportello.

Così facendo si riducono i tempi di cottura e si ottiene un risultato uniforme, avendo cura di prolungare leggermente le tempistiche indicate. Fondamentale è organizzare le proprie preparazioni, sfruttando subito il caldo del forno appena usato per infornare un’altra pietanza.

Un valido alleato è la modalità di cottura ventilata, che sfrutta meglio il calore e riduce i tempi: un vantaggio doppio, perché il forno si spegne prima e consuma meno durante il suo uso. Lo spegnimento anticipato può garantire inoltre un risparmio energetico stimato fino a 0,35 kWh per cottura.

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Come si cuoce a forno spento?

Pomodori al forno

Cuocere a forno spento sfruttando il calore residuo è un’ottima strategia per risparmiare energia senza rinunciare alla qualità. Il segreto sta nell’accendere il forno impostando temperatura e modalità della ricetta, per poi spegnerlo qualche minuto prima del tempo di cottura totale indicato. A quel punto, le pietanze rimangono all’interno, beneficiando comunque del calore ancora presente nel forno. È importante seguire alcuni accorgimenti:

  • Innanzitutto organizziamo cotture consecutive, in modo da sfruttare il calore del forno per più pietanze.
  • Utilizziamo la modalità ventilata per una cottura uniforme. Il ricircolo d’aria all’interno della camera permette una cottura omogenea, riduce i tempi, migliora la doratura degli alimenti e abbassa i consumi fino al 33%.
  • Evitiamo temperature troppo elevate per non seccare gli alimenti.
  • Usiamo teglie e ingredienti già a temperatura ambiente per non abbassare quella interna del forno
  • Prolunghiamo leggermente i tempi di cottura per compensare l’assenza degli ultimi minuti “attivi”.
  • Evitiamo di aprire e richiudere spesso il forno durante la cottura: ogni apertura, anche breve, causa dispersione del calore e allunga i tempi.
  • Preferiamo teglie e pirofile che trattengono il calore, come quelle in alluminio o in ceramica porosa.

Grazie a questi piccoli stratagemmi, possiamo ottenere ricette deliziose pur consumando meno energia. Si tratta di una tecnica semplice ma efficace, applicabile a tante preparazioni: dagli arrosti alle torte, passando per verdure ripiene, ciambelloni e pasta sfoglia.

Quali pietanze cuocere a forno spento?

peperoni ripieni vegetariani

Sono molti i piatti che si prestano alla cottura a forno spento, sfruttando il calore residuo per cuocere in modo uniforme. Tra queste troviamo sicuramente tutte le verdure ripiene come melanzane, peperoni, zucchine e pomodori farciti. La cottura costante permette di mantenere morbida la farcia senza seccare le verdure.

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Ottimi risultati si ottengono anche con gli arrosti di carne, pollo e maiale: la temperatura pressoché uniforme dona una crosticina croccante e mantiene succoso l’interno. Anche tante altre preparazioni traggono giovamento dalla cottura a forno spento: le torte salate cuociono senza la necessità di girare la teglia, mentre i ciambelloni assorbono bene l’umidità residua, rimanendo soffici.

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Lasciando spegnere il forno, anche crostate di mele, pere e marmellata ottengono una doratura uniforme. Attenzione però: dobbiamo sempre prolungare i tempi di cottura indicati, almeno di 5-10 minuti in più, per compensare i minuti finali senza il calore attivo del forno.

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Commenti (1)

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  • Cleo

    Con le bollette che arrivano il verbo RISPARMIARE è d’obbligo

    9 Settembre 2023 Rispondi

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Redazione

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