Insieme alle carote e alle cipolle, il sedano è l’ingrediente indispensabile per un soffritto perfetto, ma è anche molto altro. In cucina rivela una grande versatilità, diventando un ingrediente di insalate, contorni, gustosi primi e secondi. E se è vero che in molti casi viene abbinato ad altri ingredienti, è anche vero che molte ricette lo vedono entrare in scena come protagonista. Inoltre le proprietà del sedano sono degne di nota: è un alimento leggero ma allo stesso tempo esercita numerosi effetti benefici sul nostro organismo. Ed è semplice da coltivare.
I benefici del sedano
Le proprietà del sedano lo rendono un ortaggio davvero prezioso per la nostra salute. Tanto per cominciare è ricchissimo di acqua e sali minerali: potassio, sodio, ferro, fosforo e calcio. Di conseguenza esercita un’azione disintossicante e diuretica, e ci aiuta a reintegrare i sali persi con il sudore.
Vanta inoltre elevate quantità di fibre, per cui ha un potere saziante e contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” e di trigliceridi nel sangue. Grazie alla presenza di sostanze quali il fenolo e la sedanina, in più, giova alle attività intestinali e favorisce la digestione. Il sedano contiene vitamine C,K e del gruppo B, il che significa che svolge anche un’azione antiossidante. Importante è inoltre il contenuto di vitamina A, che lo rende un buon antinfiammatorio naturale.
Quando coltivarlo
Il sedano appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. Ce ne sono diverse varietà: le più comuni e utilizzate in cucina sono il sedano verde a coste e il sedano bianco. Quanto alla coltivazione, sostanzialmente non ci sono differenze. Se non abbiamo la fortuna di un orto a disposizione, possiamo anche usare dei semplici vasi, l’importante è trovare una posizione soleggiata.
In entrambi i casi, è più comodo acquistare le piantine nel vivaio: possiamo metterle a dimora quando le temperature minime superano i 15°C, quindi orientativamente verso la fine di aprile. Affinché cresca bello e rigoglioso, l’ideale sarebbe poi restare sempre tra i 15°C e i 20°C: questo ortaggio non ama affatto il freddo!
Il terreno dev’essere morbido e ben nutrito: possiamo usare un fertilizzante granulare biologico. Dobbiamo anche mantenerlo umido, quindi annaffiarlo costantemente durante l’intero ciclo di coltivazione, ma stando attenti a evitare i ristagni d’acqua. Se vogliamo usare i vasi, assicuriamoci che siano profondi almeno 30 cm. La raccolta del sedano avviene da giugno a novembre.
Il sedano in cucina
Abbiamo visto quali sono le proprietà del sedano, come e quando coltivarlo. Adesso scopriamo come usarlo in cucina, andando oltre i soffritti. Teniamo a mente che il sedano verde rende di più quando viene cotto, mentre quello bianco – caratterizzato da coste più grandi e carnose – si rivela più gustoso da crudo, anche perché è meno fibroso e ha un sapore un po’ più delicato.
Detto questo, dopo aver pulito con cura il sedano potremmo preparare un bel pinzimonio e divertirci a sgranocchiare. La pasta al pesto di sedano sia calda che fredda è deliziosa e nella salsa ci sono pure le mandorle. Sempre a proposito condimenti per la pasta, l’accoppiata sedano e salsa di noci è squisita.
Se invece stiamo pensando a un contorno, possiamo semplicemente saltare il sedano in padella da solo, per poi condirlo con abbondante formaggio grattugiato oppure cucinarlo insieme alle carote, ai pomodori, ai fagiolini.
Un’altra idea super sfiziosa: il sedano gratinato al forno con besciamella e formaggio. Per prepararlo possiamo procedere come per la ricetta dei finocchi gratinati, sostituendoli con il sedano.
Per un antipasto o un buffet casalingo, tagliamo le coste del sedano in modo da ottenere tante barchette e farciamole con formaggio spalmabile oppure gorgonzola.
Nelle giornate più fredde, una zuppa oppure una vellutata di sedano ci rimetteranno al mondo. Ma lo stesso vale per il minestrone poverello, sempre buonissimo nella sua semplicità. E voi come preferite cucinare il sedano?
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