Uno dei dilemmi invernali per eccellenza nell’arredamento (e non solo) di casa riguarda il riscaldamento. Scelgo un avvolgente ma impegnativo camino o una pratica ma meno affascinante stufa? La scelta tra camino o stufa, però, non deve essere fatta solo per questioni estetiche. Esistono, infatti, una serie di differenze – tecniche, economiche ed energetiche – che occorre valutare prima dell’acquisto finale.
Attualmente, esistono sia stufe sia caminetti a resa elevata e consumi ridotti in grado di rispondere a ogni bisogno. Sia le une sia le altre sono consigliate nei casi in cui la legna non è l’unica fonte di riscaldamento. In questo modo, andranno ad aggiungersi ad altri impianti (gas, pellett, etc.). Inoltre, occorre accertare la realizzabilità o la piena funzionalità della canna fumaria, quindi si passa a valutare le esigenze specifiche. Vediamo come riscaldare casa con la legna.
Le dimensioni della stanza e il calcolo della potenza termica
Verificata la funzionalità della canna fumaria, il criterio pratico principale riguarda le dimensioni della stanza da riscaldare. Lo spazio definisce, infatti, la potenza termica in kW della stufa o del camino necessaria per riscaldare l’intero ambiente. Il calcolo avviene a partire dai metri cubi della stanza (metri quadrati x altezza del soffitto).
La cifra che si ottiene viene moltiplicata per un coefficiente di coibentazione medio pari a 0,05. Il risultato indicherà la potenza termica (kW) necessaria per il riscaldamento dell’ambiente. Una volta chiariti gli aspetti tecnici e costruttivi, tocca passare al fattore economico. I costi, infatti, sono piuttosto diversi e la stufa risulta ovviamente più economica rispetto al camino. Questi dati sono fondamentali nella scelta dell’impianto ma ancora lasciano aperto il dilemma: camino o stufa?
Camini e stufe a confronto: caratteristiche principali per riscaldare casa
Oltre ad avere un impatto estetico molto diverso sulla nostra casa, camini e stufe presentano caratteristiche funzionali differenti fra di loro. Il camino richiede una struttura muraria realizzata su misura in modo da ospitare un vano per la combustione. Inoltre, è necessaria una presa d’aria dall’esterno con una canna fumaria di dimensioni proporzionate rispetto alla struttura. Oltre che a legna, i camini possono essere alimentati a pellet o bioetanolo e le rifiniture sono completamente personalizzabili.
La stufa, invece, ha il vantaggio di non necessitare di costruzioni murarie ma richiede ugualmente il collegamento a una canna fumaria. Le moderne stufe funzionano a pellet, bioetanolo, legna, petrolio o gas e possono anche essere spostate all’interno dell’abitazione. Un microprocessore controlla l’aria e alimenta la combustione ottimizzando consumi e resa mentre un sistema d’aspirazione porta all’esterno i fumi. Una bella stufa è quello che ci vuole in cucina se oltre a riscaldare l’ambiente vuoi cucinare. Se, invece, cerchi un impianto di riscaldamento solo per il salotto o la zona notte, allora il camino è un’opzione valida.
I tipi di camino
Prefabbricati o realizzati in muratura ad hoc, i camini possono essere di vari tipi. Quelli più classici hanno il focolare a vista, aperto, ma ne esistono di chiusi, con la fiamma protetta da un vetro termo-ceramico. Questi riescono a riscaldare l’ambiente sia per irraggiamento sia per convezione. Inoltre, sia i caminetti aperti sia quelli chiusi, possono essere dotati di sistema di ventilazione. I camini ventilati presentano all’interno dell’impianto alcune intercapedini che redistribuiscono l’aria riscaldata con la possibilità di convogliarla verso altri ambienti.
I tipi di stufe per riscaldare casa
Come per i camini, anche le stufe esistono in differenti tipologie ma il funzionamento è sostanzialmente il medesimo. Nella camera di combustione viene convogliata aria ad alta temperatura scaldata da una resistenza elettrica. È quest’aria – che può essere regolata per massimizzare l’energia prodotta – che accende il pellet o la legna o altro combustibile. L’aria calda della combustione, quindi, viene diffusa nell’ambiente attraverso una griglia mentre i fumi finiscono nei canali di scarico.
Le stufe moderne si distinguono in base al tipo di combustibile, all’efficienza, alla trasmissione del calore e al rivestimento. Un consiglio per quelle a legna o pellet: controlla sempre la provenienza del combustibile ed evita legna trattata con sostanze sintetiche!
Commenti (1)
Scrivi un commentoAnnalisa
Ciao Benedetta, scrivo per chiederti se puoi proporci ricette da cuocere nella stufa economica a legna, quella che usavano le nostre nonne per intenderci 😊grazie infinite!!!sei il mio mito!!!!
2 Ottobre 2022 Rispondi