Addentare una bella pesca noce oppure impiegarla per preparare una torta fredda o un altro dolce rinfrescante: piccoli piaceri della vita. Ma conosciamo davvero questo frutto? Sappiamo perché si chiama così, quali sono le sue proprietà, in quali modi si differenziano dalle semplici pesche? Ecco, siamo sicuri di aver stuzzicato la vostra curiosità. E adesso è giunto il momento delle risposte!
Cos’è la pesca noce
La pesca noce è una varietà di pesca. Se vi state interrogando sulla differenza tra pesca noce e nettarina, vi rispondiamo subito: non c’è, questi due termini indicano lo stesso frutto. Un frutto del pesco Prunus persica, originario della Cina, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. In virtù di una variazione genetica, le pesche noci non hanno la buccia vellutata (ovvero ricoperta da una sottile peluria) come altre, bensì liscia, di un colore giallo e rosso scuro. La stagione comincia a metà giugno e termina verso la fine di settembre.
Ma perché la pesca noce si chiama così? La spiegazione è talmente semplice da sembrare banale: perché la sua pelle è così liscia – appunto – da ricordare il mallo di noce. La polpa è soda, croccante, dolce, giallina oppure bianca.
Pesca noce: proprietà e benefici
La pesca nettarina è un frutto ricco di vitamina A, C, E, K nonché vitamine del gruppo B. È fonte di sali minerali, soprattutto potassio e fosforo ma anche magnesio e calcio; contiene inoltre discrete quantità di sostanze antiossidanti tra cui i flavonoidi.
Tutto questo sapete cosa significa? Che la pesca noce ci aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi e rafforzare le difese immunitarie, fa bene alla pelle e alle funzionalità cardiovascolari, favorisce un buon metabolismo e la produzione di globuli rossi.
Marmellata di pesca noce: per una colazione perfetta
Possiamo usare le pesche noci per preparare tanti dolci diversi: torte, crostate, mousse, budini. Ma anche la marmellata di pesca noce è una meraviglia da gustare semplicemente spalmata su una fetta di pane o sulle fette biscottate, a colazione o per merenda, oppure come farcitura dei nostri dessert casalinghi.
In realtà, per essere veramente precisi, dovremmo parlare di confettura. Ma è anche vero che la differenza tra marmellata e confettura non è poi così spiccata nel linguaggio comune! Il procedimento è lo stesso che seguiamo per le pesche comuni; oltre alla frutta ci servono soltanto lo zucchero e il succo di limone.
Per fare la nostra marmellata di pesche noci dobbiamo innanzitutto lavarle, pulirle, tagliarle a dadini e poi cuocerle con lo zucchero e il succo di limone. Mescolando di tanto in tanto. Per ottenere un composto più cremoso, alla fine, possiamo frullare tutto con il mixer. Oppure lasciare qualche pezzettino di frutta intero: dipende dai nostri gusti personali.
Trasferiamo la marmellata bollente nei vasetti sterilizzati, li chiudiamo e li capovolgiamo. Una volta raffreddati, li facciamo bollire a bagnomaria per una ventina di minuti. E la nostra marmellata è pronta.
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