La cipolla non manca mai nel mio frigorifero e immagino nemmeno nel vostro. Questo ortaggio economico e comune infatti è preziosissimo, perché è fondamentale per dare sapore a preparati di ogni tipo, sia crudi che cotti: pensate solo a quante ricette iniziano con un soffritto! Ma di cipolla non ce n’è un solo tipo: le varietà sono tante e ognuna si presta ad essere usata in modo diverso dall’altra. Prima di vederle insieme, però, scopriamo qualche curiosità su questa verdura.
LACRIME DA CIPOLLA
Sarà capitato a tutti di veder scendere qualche lacrima mentre affettiamo questo ortaggio: quello che si chiama “pianto del soffritto” infatti sembra inevitabile, ma forse non sapete che ci sono un paio di trucchi per evitare di piangere. Quali?La prima cosa da fare è tenere la cipolla al freddo prima di tagliarla: basterà un quarto d’ora in freezer e vedrete che l’effetto irritante diminuirà notevolmente. Se poi usate un coltello ben affilato, bagnandone la lama prima e durante l’operazione, otterrete un risultato ancora migliore e i vostri occhi ringrazieranno.
LE CIPOLLE NELLA STORIA
Pare che le cipolle siano coltivate sin dall’età del bronzo, per la facilità di lavorazione e per le proprietà nutritive, ma ho scoperto che gli antichi egizi attribuivano loro anche proprietà divine; negli anelli concentrici che le formano vedevano un rimando all’eternità e per questo lasciavano delle cipolle anche nelle tombe dei faraoni. I romani e i greci invece le associavano alla forma fisica: gli atleti greci pensavano che mangiarne in quantità alleggerisse il sangue e i gladiatori romani si strofinavano i muscoli con le cipolle crude per rassodarli. Pensate un po’!
LA CIPOLLA DI TROPEA
La cipolla rossa di Tropea è un prodotto d’eccellenza italiano, usato dagli chef di tutto il mondo per insaporire le ricette e consumabile crudo, cotto e persino in marmellata, una preparazione che si sposa benissimo con i formaggi stagionati. È una cipolla di origine molto antica e viene coltivata tutt’ora rigorosamente a mano nella zona tra Vibo Valentia e Cosenza: il sapore dolce infatti le deriva dal terreno particolare della Calabria, fresco e rivolto verso il mare. Ma passiamo a vedere insieme le varietà principali di cipolla che possiamo trovare sulle bancarelle di supermercati e mercati di tutta Italia.
Varietà più comuni: rossa di Tropea, rossa di Suasa, cipolla di Certaldo, cipolla di Cannara.
Caratteristiche: aromatiche e delicate, dal sapore persistente.
Usi: le varietà rosse sono dolci e raramente pungenti, se non invecchiano troppo; per questo non conviene tanto usarle nei soffritti quanto nelle preparazioni a crudo, come guacamole, insalate, hamburger e tartare. Sono le varietà più usate anche nella cucina indiana e orientale in genere, dove vanno a insaporire salse e contorni speziati.
Varietà più comuni: ramata di Montoro, ramata di Milano, dorata di Parma, cipolla di Sermide.
Caratteristiche: pungenti e saporite, dal sapore intenso.
Usi: queste varietà di cipolla, dette anche bionde, si adattano bene a diversi tipi di cottura; un soffritto di ramata di Milano, ad esempio, è la base ideale per preparare un risotto come si deve, ma queste cipolle sono perfette anche per tutti i piatti a lunga cottura, come minestre, ragù e stufati. Il loro sapore così intenso però non le rende l’ideale da consumare a crudo.
Varietà più comuni: bianca di Brunate, bianca di Chioggia, bianca di Barletta, cipolla di Giarratana.
Caratteristiche: pungente ma non tanto da essere fastidiosa a crudo.
Usi: queste varietà di cipolla sono le più versatili; si prestano bene per i soffritti ma tengono benissimo anche la cottura e da crude sono croccanti e fresche. In genere sono particolarmente indicate per i lessi e per le focacce, ma sono le migliori in assoluto se volete una zuppa di cipolle profumata e saporita.
Varietà più comuni: si dividono semplicemente in bianchi e rossi.
Caratteristiche: il sapore è tenue e delicato, dolce nei rossi e più pungente nei bianchi.
Usi: il cipollotto non è una specie a parte, ma una cipolla raccolta prima che diventi pienamente matura, per questo il sapore rimane molto meno forte, anche se abbiamo visto che comunque varia a seconda del colore. In genere il cipollotto è usato nelle ricette delicate, dove una cipolla normale monopolizzerebbe troppo il gusto: si accompagna molto bene al pesce e ai soffritti delicati, ma io lo amo molto nelle frittate e nelle quiche di verdure.
Varietà più comuni: scalogno comune, scalogno olandese, scalogno di Romagna.
Caratteristiche: sapore delicato e aromatico, con una punta d’aglio
Usi: parente strettissimo della cipolla, lo scalogno è un bulbo piccolo, in genere a grappoli, dal sapore molto meno pungente. Per questo motivo viene spesso accompagnato a piatti leggeri, dal gusto meno deciso, come le vellutate, oppure viene aggiunto nella preparazione dei brodi per aumentarne l’aroma. Bisogna stare attenti a usarlo nei soffritti, però, perché tende a diventare amarognolo se lo si lascia rosolare troppo!
Rivediamo un momento insieme quali sono gli usi più indicati per ogni varietà di cipolla.
Volete qualche idea per mettere a frutto quello che abbiamo appena imparato?
Ecco qui:
CROSTATA SALATA DI CIPOLLE ROSSE
DADO DI CARNE FATTO IN CASA DA BENEDETTA
INSALATA MESSICANA CON PATATE, MAIS E FAGIOLI
E voi che varietà di cipolle usate più spesso? E quali suggerimenti avete per abbinarle?
Scrivetemelo nei commenti!
Buon soffritto,
Benedetta
Commenti (2)
Scrivi un commentodiamantina casnaghi
va bene i tipi di cipolla, va bene la crostata, ma la zuppa di cipolle come si fa? lo so che sono un poco imbranata ma non la trovo qui.
grazie
24 Settembre 2020 Rispondi
Matteo Cereda
Molto bella la parte degli abbinamenti. Lo scalogno ha il gran vantaggio di non far piangere molto quando lo affetti e per questo lo prediligo. Se in cucina si usa come una cipolla nell’orto assomiglia all’aglio, la coltivazione dei bulbi di scalogno infatti è completamente assimilabile a quella delle piante d’aglio, questi bulbi richiedono un terreno drenante, privo di ristagni e si moltiplicano da un anno all’altro..
17 Giugno 2019 Rispondi