Il set per una schiscetta perfetta

Il set per una schiscetta perfetta

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Comoda e veloce, è l’alleata perfetta per gli studenti e per tutti coloro che lavorano in ufficio: la schiscetta!

 

C’è chi la chiama “gamella” e c’è invece chi la definisce “gavetta”, in tempi recenti, però, si è diffusa la sua variante lombarda.

Personalmente, lavorando da casa, ho sempre tutto a portata di mano ma quando devo spostarmi in giornata, forse per deformazione professionale, opto anche io per un buon pranzo al sacco fatto da me, magari con gli “avanzi” del giorno prima ricombinati, però, in maniera creativa e appetitosa.

 

A qualcuno che non è abituato potrebbe sembrare scomodo e troppo laborioso portarsi il pranzo dietro ma, con il giusto “equipaggiamento”, può diventare davvero un gioco da ragazzi.

 

I contenitori

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L’importante quando si trasporta del cibo è, ovviamente, che non fuoriesca il contenuto e, di contenitori di plastica ermetici, ne ho davvero un’infinità! Non so se anche per voi sia lo stesso ma, nel corso degli anni, ne ho collezionati di ogni forma e capienza e per me sono davvero molto tattici.

Quando però voglio un pranzo completo e ben organizzato, anziché portarmi più contenitori dietro, utilizzo una cosiddetta “lunch box“, cioè una vaschetta divisa in diversi scomparti che mi permette non solo di mescolare gli ingredienti ma anche di ottimizzare gli spazi. In uno metterò il primo/secondo e nell’altro, per esempio, il contorno. L’idea è un po’ quella del “bento” giapponese (avete presente quelle scatoline con il cibo che si vedono nei cartoni animati?), dove tutto è suddiviso per portate in maniera gradevole e appetitosa. In commercio ne trovate di tantissimi colori e dimensioni e, addirittura, impilabili, cioè composte da due scatole una sopra l’altra tenute insieme da un apposito elastico. Questa tipologia può essere molto utile se si ha una porzione di cibo particolarmente abbondante oppure se si è preparato il dolce che, in questo modo, non correrà il rischio di essere intaccato dalla parte dedicata al salato.

E il materiale? Sul mercato ce n’è per tutti i gusti, la regola però è quella di scegliere contenitori in vetro o plastica per alimenti resistente, adatti sia ad essere scaldati al microonde, sia ad essere lavati in lavastoviglie.

 

Scaldavivande

A proposito di microonde: esistono anche schiscette con lo scaldavivande incluso. Possono essere molto utili se, dove vi trovate, non è presente un forno per intiepidire il cibo. L’unica accortezza sta nel pulirlo: alcuni modelli consentono di staccare le vaschette per poterle lavare sotto l’acqua mentre altri, no. In quel caso, allora, si può passare un panno umido per detergere accuratamente.

 

Posate e bicchiere

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Per me quelle in plastica riutilizzabili sono la scelta migliore perché facilmente trasportabili e lavabili. Ovviamente anche quelle classiche che si hanno a casa vanno altrettanto bene, ognuno ha le sue preferenze. E il bicchiere? Io trovo molto pratici quelli di plastica portatili e pieghevoli che si possono mettere, volendo, anche in borsetta come fossero uno specchietto. Tutto l’occorrente però necessita di una borsa adeguata che contenga tutto. Come per i contenitori, ce n’è di ogni forma e materiale. Per me l’importante è che sia termica in modo che tutto si conservi per bene. Se invece il vostro tragitto è molto breve e avete la possibilità di mettere in frigo il tutto appena arrivati, potete anche utilizzare una semplice borsa di tela o un sacchetto di plastica.

 

Qualche spunto per il vostro pranzo al sacco?

– MILLE IDEE PRANZO FUORI – UFFICIO/UNIVERSITÀ

Ecco, questo è il mio set da pranzo fuori casa e il vostro? Siete fan della schiscetta o preferite andare in pausa al bar o al ristorante? Fatemelo sapere nei commenti, mi fanno sempre piacere!

 

Buona schiscetta a tutti,

Benedetta

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