IL CIOCCOLATO E I SUOI USI
Voi conoscete qualcuno a cui non piace il cioccolato? Io non so neanche come farei a stare senza poter cucinare torte, creme, dolci, cioccolatini… Poi a volte quando sono stanca mi basta dare appena un morso alla tavoletta nella dispensa per ritrovare un po’ di allegria. Eh sì perché, non sono un’esperta, ma pare proprio che il cioccolato faccia bene al nostro buonumore. Ma sapete come ha fatto a diventare così popolare? Vediamolo insieme.
LE ORIGINI DEL CACAO
La storia del cacao è vecchissima: ha origine in America Centrale, dove si scoprì che essiccando e schiacciando i semi della pianta del cacao si poteva ricavare una pasta simile alla nostra cioccolata; pensate che fu apprezzata talmente tanto da essere definita “il cibo degli dèi”. Tra i Maya invece il cacao valeva così tanto che veniva persino usato come moneta di scambio; e li capisco, anch’io a volte non so cosa darei per una bella cioccolata!
LA NASCITA DEL CIOCCOLATO
Il cacao arrivò in Europa all’inizio del 1500, grazie agli spagnoli, ma fu utilizzato a lungo solo come rimedio medico o come alimento di lusso per i più ricchi. È solo dopo la rivoluzione industriale che divenne accessibile a tutti e che si cominciarono a realizzare le prime miscele, come il gianduia italiano e il cioccolato al latte svizzero. E infine fu in Belgio che nacque la prima barretta come la conosciamo anche oggi: da quel momento il cioccolato si è diffuso così tanto che non esiste casa dove non si possa trovare!
COME CONSERVARLO
Nella mia dispensa il cioccolato non dura mai molto, quindi non c’è pericolo! Ma è sempre bene sapere come conservarlo al meglio. La cosa ideale è tenere il cioccolato in un luogo fresco e asciutto, lontano da alte temperature, odori forti e umidità. Avete presente quando sulle uova di Pasqua si formano quelle macchie bianco-grigiastre? Succede per il troppo caldo. Se vi capita comunque non preoccupatevi! L’aspetto cambia, ma il gusto rimane lo stesso. Nei mesi freddi possiamo lasciare il cioccolato in dispensa, mentre quando inizia a fare caldo, conviene riporre il cioccolato in frigo per evitare che si sciolga. Prima di farlo, però, vi consiglio di avvolgerlo in un foglio di alluminio o in un sacchetto per alimenti, così non assorbirà gli odori degli altri cibi vicini!
Infine sarebbe meglio evitare anche luoghi umidi, perché l’umidità può rovinare il cioccolato in superficie e renderlo appiccicoso. Ma vediamo ora insieme le tre varietà principali di cioccolato più diffuse al mondo, a cui io ho voluto aggiungere due esempi di lavorazione tutti italiani, che apprezzo moltissimo.
Sapore: amaro e intenso, varia a seconda della percentuale di cacao, che può arrivare anche ad essere il 99%!
Usi: è il cioccolato più usato in cucina e in pasticceria, per la consistenza e perché il sapore amaro bilancia bene lo zucchero; ma è anche il più apprezzato dagli amanti del cioccolato in tavoletta, che lo gustano puro o abbinato ad altri aromi: i più usati sono sicuramente arancia, peperoncino, zenzero e nocciole intere. Il mio modo di gustarlo preferito però rimarrà sempre la cioccolata calda, soprattutto in questa stagione!
Sapore: dolce e cremoso, si scioglie benissimo in bocca grazie al latte aggiunto
Usi: se avete dei bambini in casa sicuramente non potete farne a meno; questo cioccolato infatti è molto apprezzato dai più piccoli perché non è affatto amaro. Con questa varietà si possono realizzare un sacco di manicaretti prelibati: io ad esempio lo trovo molto adatto ai gelati e alle torte gelato, come questo tronchetto fatto in casa.
Lo chiamiamo cioccolato bianco, ma in realtà si tratta dell’unica tipologia non composta da massa di cacao, ma da burro di cacao, a cui si aggiungono latte, zucchero e vaniglia.
Sapore: molto dolce e pastoso, dal gusto meno intenso e dal forte aroma di vaniglia.
Usi: il cioccolato bianco si presta molto bene ad essere usato in cucina, soprattutto per una questione di occhio! Usato insieme al cioccolato fondente infatti, crea una bella alternanza tra bianco e nero, dolce e amaro. Un altro abbinamento consigliato è quello con la frutta secca, in particolare con pistacchi e mandorle, come nei miei muffin.
Una prelibatezza tutta italiana, che si realizza grazie alla fusione di cacao e polvere di nocciole.
Sapore: pieno e pastoso, grazie all’aroma di nocciola che si combina a meraviglia con quello del cacao.
Usi: questa particolare miscela, ideata per la prima volta a Torino, è sicuramente il nostro più grande contributo alla storia del cioccolato. Io da italiana ne vado molto fiera e mi piace tantissimo gustarmelo nel modo più tradizionale possibile: il gianduiotto.
Sapore: molto intenso, dalla consistenza granulosa e friabile
Usi: il cioccolato di Modica viene realizzato secondo una speciale lavorazione siciliana; la massa di cacao viene mescolata con lo zucchero a freddo e per questo il cioccolato rimane cristallizzato e completamente diverso dagli altri tipi. È una vera goduria gustarselo in tavoletta, dove spesso viene abbinato ad agrumi, spezie e frutta secca.
Insomma, il cioccolato lo possiamo usare in mille modi, ma ogni varietà ha i suoi punti di forza: rivediamoli insieme!
Dopo tutto questo parlare di cioccolato mi è venuta voglia di sperimentare: e a voi?
Ecco qualche idea per giocare in cucina:
MUD CAKE – TORTA AL DOPPIO CIOCCOLATO
TORTA DELLA SUOCERA AL CIOCCOLATO
TRONCHETTO GELATO AL CIOCCOLATO
Non vi chiedo se anche voi amate il cioccolato, sarebbe scontato, ma raccontatemi nei commenti qual è la vostra ricetta preferita!
Buona voglia di dolce,
Benedetta
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