Fave: come piantarle e cucinarle

Le fave sono dei legumi conosciuti e coltivati fin dai tempi antichi per via delle loro proprietà nutritive. Simbolo della primavera e delle scampagnate fuori porta (a Roma ad esempio si mangiano per tradizione con il pecorino il primo maggio), le fave sono sostanziose, saporite e ricche di fibre, vitamine e ferro. Molto apprezzate in epoca antica dai romani, furono quasi del tutto abbandonate quando si diffusero i fagioli dall’America. Possiamo consumare le fave sia fresche (crude o cotte), sia secche (cotte) e, proprio per questo motivo, possiamo cucinarle in tutti i periodi dell’anno. È però in primavera che possiamo mangiare le fave crude fresche e cucinarle senza ammollo. 

Oggi vediamo come cucinare la fave e come piantarle nel nostro orto. Scopriamo questo alimento tipico della tradizione contadina, un ingrediente povero che si adatta molto bene alla preparazione di zuppe, minestre, insalate e del purè di fave. 

Quando si seminano

Le fave sono un legume molto prezioso per l’orto perché i suoi semi sono resistenti all’inverno. La temperatura ideale per far crescere le fave è compresa tra i 15 e i 20 gradi, ma mai sotto i 5. Per questo Il periodo di semina delle fave va da ottobre-novembre a febbraio-marzo, a seconda della zona climatica nella quale le coltiviamo.

Nel centro e sud Italia il clima è mite e le fave si seminano in autunno nel periodo tra fine ottobre e inizio novembre. Al nord la semina avviene tra metà febbraio e metà marzo. Infine, benché non ci siano prove scientifiche, per tradizione le fave sono seminate in luna crescente, che avrebbe influenza positiva per lo sviluppo dei vegetali.

Come si seminano

Per piantare le fave dobbiamo mettere i semi come si deve: le file devono essere distanti 70 cm l’una dall’altra e, sulla fila, il seme va interrato ogni 20 cm. Sistemiamo 2-4 semi in ogni buca alla profondità di 6-8 cm, richiudiamo il terreno e annaffiamo. Le piantine cresceranno in 3 settimane quando il clima sarà favorevole (tra i 15 e i 20 gradi).

Semina in vaso

Se non abbiamo l’orto, ma desideriamo comunque avere una piccola produzione domestica, scegliamo le varietà nane o più piccole per la semina in vaso che deve essere di 65 cm di diametro. Riempiamo i vasi con terriccio universale fino a 8 cm dall’orlo del vaso e inseriamo 3-4 canne, a circa 8 cm di distanza l’una dall’altra, per essere da sostegno alle piante che cresceranno. Seminiamo 3-4 semi attorno alle canne e poniamoli a 6-8 cm di profondità. Copriamo le buche e annaffiamo con regolarità.

Come cucinare le fave fresche

Le fave fresche sono vendute con il baccello verde e devono essere sgranate esattamente come siamo abituate a fare con piselli e fagioli. Attenzione quando le acquistiamo: le fave, a differenza degli altri legumi, si rovinano più facilmente. Il baccello deve essere verde brillante e di colore omogeneo. In questo modo siamo certe di acquistare un prodotto fresco. Le prime fave primaverili sono le più dolci e tenere: quelle più piccole possiamo mangiarle crude con la pellicina. I modi per cucinare la fave fresche sono principalmente due.

Lessare le fave è davvero semplice: rimuoviamo le fave dal baccello e cuociamole in acqua bollente per 20 minuti. Una volta scolate possiamo usarle per preparare un’insalata di fave alla menta. Se, invece, vogliamo eliminare la buccia che le riveste, per renderle più digeribili, dobbiamo tenere le fave in acqua bollente per altri 5 minuti. Passiamo i legumi sotto l’acqua corrente fredda e rimuoviamo la pellicina esterna, vedrete che verrà via davvero facilmente.  

Per fare le fave in padella: sgraniamo le fave e rosoliamo la cipolla tritata insieme al peperoncino in un filo d’olio d’oliva. Aggiungiamo lo speck a bastoncini e facciamo insaporire. Aggiungiamo in cottura anche le fave, versiamo un po’ d’acqua e cuociamo per 20 minuti con il coperchio. Possiamo utilizzarle come aperitivo per guarnire la bruschetta, nella preparazione della vignarola, come contorno oppure per fare la pasta con le fave.