Nel fare la spesa, il pesce rappresenta uno degli alimenti immancabili per chi ama prendersi cura della propria salute. Esso, infatti, ha un elevato valore nutrizionale e un eccellente contenuto di proteine nobili e minerali. Inoltre, il pesce è apprezzato per il suo basso apporto calorico, frutto di una percentuale ridotta di grassi saturi.
Se hai la sana abitudine di consumarlo 3 o 4 volte a settimana, ti sarà utile leggere alcuni consigli d’uso. Ti aiuteremo a scegliere il pesce fresco tra quello presente in pescheria o al supermercato.
Osserva bene il banco del pesce
Prima di procedere con l’acquisto cerca di acuire tutti i tuoi sensi. Osserva, annusa e, se possibile (rispettando le norme igieniche), tocca il pesce che hai davanti. Un elemento fondamentale per riconoscerne la freschezza è, innanzitutto, il colore. Attenzione: nel caso di crostacei e frutti di mare, in particolare, sono le sfumature brillanti rosse le prime a scomparire.
Per quello che riguarda l’olfatto, poi, il tuo naso dovrebbe percepire un leggero profumo salmastro e di alghe. Gli occhi sono un altro elemento valutando il quale sarai in grado di portare in tavola pesce fresco. Essi, infatti, devono apparire vivi e brillanti, e avere la pupilla nera. Al contrario, occhi spenti, infossati, o di colore rosso, devono rappresentare per te un campanello d’allarme. In merito alle branchie, infine, sappi che è bene siano di colore rosso chiaro (oppure rosa) e con lamelle serrate.
Controlla la consistenza
Il pesce fresco ha carni toniche e sode; addirittura, i prodotti a km 0 si mostrano quasi vivi al tatto. Nel fare la spesa, ti basterà scorrere le dita su un polpo fresco per verificare come presenti ancora riflessi vividi. La pelle deve risultare leggermente viscosa e il liquido trasparente che rimane sulle mani al tatto è prova di freschezza. Infatti, più passa il tempo più la pelle apparirà disidratata.
Se vuoi acquistare un mollusco bivalve (come vongole e cozze), fallo solo se i molluschi sono ancora vivi. Se le valve sono leggermente aperte, toccale. Sarà la loro chiusura immediata dopo il contatto a garantire la riconoscibilità della freschezza.
Stai attenta al trasporto e alla conservazione
Se il tragitto dalla pescheria verso casa richiede diversi minuti, metti il pesce in un sacchetto termico durante il trasporto. Eviterai così sbalzi termici pericolosi. Giunta a destinazione, quindi, eviscera il pesce, sciacqualo accuratamente sotto al rubinetto e asciugalo. Considera che, trattandosi di pesce fresco e non surgelato, non potrai conservarlo a lungo. Per allungare i tempi di scadenza ponilo all’interno degli appositi contenitori realizzati in polistirolo, coprendolo con ghiaccio. Chiudi poi i contenitori con della pellicola da cucina e riponili in frigorifero. Così, avrai la possibilità di consumare il pesce entro 4 giorni. Un’alternativa è rappresentata dalla carta stagnola: conservato nei ripiani più bassi del frigorifero, avrai 2 giorni di tempo per cucinarlo.
Il congelamento in freezer
Quando il pesce acquistato è fresco puoi optare, dopo il trasporto, per la conservazione in freezer (a -18°C). In tal caso, sono essenziali le operazioni di pulizia preliminari. Elimina interiora, branchie e squame, quindi lava il pesce con acqua corrente e lascialo scolare diversi minuti. Mettilo, poi, in un sacchetto per il gelo per garantire una conservazione migliore e allungare l’ipotetica data di scadenza. Al momento di scongelarlo, le nonne lo immergevano nel latte: quest’ultimo, assorbendo eventuali cattivi odori, restituiva i sapori originali. Per accelerare i tempi di scongelamento evita di ricorrere a un getto d’acqua corrente. Piuttosto, avvolgilo in uno strofinaccio inumidito con acqua e aceto (o vino bianco).
Ultima fase: la cottura
Un altro aspetto che merita dei consigli d’uso è la cottura. Ricordati che il pesce, a differenza di quanto accade per la carne, richiede pochi minuti per giungere a cottura. Cucinandolo eccessivamente l’unico risultato sarà vedere la sua carne disgregarsi. In linea generica sono richiesti 10 minuti di cottura ogni 2 cm di spessore del pesce.
Dovendo scegliere come cucinarlo, il cartoccio è uno dei metodi più utilizzati. Avvolgi il pesce in un foglio d’alluminio e disponilo su una bistecchiera, girandolo di tanto in tanto con una spatola. Ottima è anche la cottura al forno che garantisce carni morbide e ne mantiene inalterate proprietà organolettiche e sapore.
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