Come si mangia l’avocado: consigli per usarlo in cucina, pulirlo e conservarlo

L’avocado è un frutto buonissimo che si presta a tante preparazioni, dolci e salate. Carnoso e con una consistenza burrosa, quando è perfettamente maturo è l’ideale per essere spalmato oppure tagliato a cubetti per arricchire una golosa insalata o ancora a fettine sottili per decorare un bel toast.

È veramente versatile e mi piace acquistarlo per preparare tutte queste gustose ricette, ideali sia per la colazione, sia per un pranzo veloce oppure per la cena. Dai, vediamo insieme come si mangia l’avocado!

Come capire se un avocado è maturo

Dell’avocado esistono tante varietà. Da noi, di solito si trovano le varietà Fuerte e la Hass, che sono differenti tra loro. La prima, infatti, è di un verde più brillante e somiglia quasi a una pera. La seconda, invece, ha più la forma di un uovo e ha la buccia corrugata, verde scura, quasi marrone.

In generale, per capire se un avocado è maturo dobbiamo valutare allora alcune caratteristiche. La buccia, intanto, deve essere bella integra e senza ammaccature, perché in caso contrario il frutto è troppo maturo. Possiamo anche toccarla leggermente: tenendo l’avocado nel palmo della mano, proviamo a stringerlo un po’, per capire se ha la giusta consistenza.

Un’altra cosa che dobbiamo guardare è il picciolo. Se tirandolo viene via facilmente, allora l’avocado è maturo. Una volta tolto, guardiamo il colore del frutto sotto al picciolo. Deve essere verde! Se è giallo oppure marrone chiaro, significa che la polpa non è ancora ben matura. Se invece è troppo marrone, allora l’avocado è già quasi “passato”.

Infine, un trucco furbo, è quello di scuoterlo leggermente, per controllare che il seme all’interno sia perfettamente attaccato. Se scuotendolo qualcosa di muove, allora l’avocado è troppo maturo.

Come si taglia l’avocado

Per tagliare l’avocado ci sono tante tecniche utili, a seconda del grado di maturazione. La più conosciuta è quella di dividerlo in due metà, nel senso della lunghezza, tagliando con un coltello lungo tutto il frutto. Poi si afferra ogni metà con una mano e si ruotano in senso opposto, come per svitarle.

Un altro modo, soprattutto quando è ben maturo, è quello di spellare il frutto interamente e poi tagliarlo, senza schiacciarlo troppo con le dita, che devono essere un po’ fredde per evitare di ammaccare l’avocado. In alternativa si può sempre dividere il frutto prima a metà e poi in quarti e sbucciarli poi uno per volta.

Per togliere il seme all’interno, invece, basta usare un coltello affilato. Bisogna dare un colpo secco per infilare la lama nel seme e poi torcere leggermente il polso per staccarlo dalla polpa: fate attenzione quando maneggiate i coltelli affilati!

Un trucco furbo, poi, è quello di usare il bordo di un bicchiere. Se l’avocado è perfettamente maturo, dopo averlo aperto, basta appoggiare ciascuna metà al bordo di un bicchiere e lasciar scivolare lungo il frutto. Si staccherà facilmente dalla buccia! Oppure, ancora, possiamo tagliare a cubetti direttamente ogni metà del frutto direttamente nella buccia. Poi rigirarla e staccare la polpa già tagliata.

Anche un cucchiaio va benissimo per pulire l’avocado e consente di raccogliere perfettamente la polpa senza rovinarla troppo. Anzi! Il freddo del cucchiaio aiuta molto a evitare brutte ammaccature.

Se vi servono delle palline scenografiche di avocado, infine, potete usare lo scavino! Con quello, infatti, formate facilmente delle piccole sfere perfette, da utilizzare come ingrediente o decorazione dei piatti!

Come si mangia l’avocado a colazione, pranzo e cena

L’avocado è ideale già a partire dalle ricette per la colazione. Se vi piace mangiare salato, infatti, potete preparare un avocado toast, con avocado a fettine e un uovo strapazzato cotto in padella. Oppure approntare, magari già il giorno prima, un hummus di avocado e ceci, da spalmare sul pane tostato come crema saporita e leggera.

Un gustosissimo antipasto, molto facile da preparare, è invece la tartare di salmone e avocado. Mentre, per un pranzo veloce, l’avocado è l’ingrediente ideale per una ricca e colorata bowl vegetariana.

L’avocado è perfetto per preparare delle cremose salse, come quella della mia ricetta del salmone con crema di avocado oppure un classico guacamole.

Sempre in crema, poi, è il condimento ideale per una pasta con avocado e pomodorini secchi, primo piatto velocissimo da preparare, perfetto per quando si ha voglia di qualcosa di buono ma anche di semplice. 

Infine, l’avocado si presta benissimo anche per le ricette dolci! Dovete proprio provare la mousse di cioccolato e avocado, un dolce al cucchiaio goloso e delizioso! Si prepara in poco tempo e si mantiene bene in frigorifero anche per un paio di giorni.

Come conservare l’avocado

Se abbiamo aperto l’avocado, ma non lo abbiamo usato tutto, possiamo comunque conservarlo. Prima di tutto in frigorifero, dove quando è maturo si conserva per 2-3 giorni, un po’ più acerbo fino a 4 giorni ben chiuso in un sacchetto di plastica oppure nella pellicola.

Per farlo durare di più, una volta aperto, possiamo anche spalmare le metà con dell’olio d’oliva e metterlo in frigo. Funziona come sigillante naturale, per cui la polpa è meno esposta a contaminazioni e l’avocado maturerà più lentamente.

Come tanti altri alimenti, anche l’avocado si può congelare. Basta avvolgerlo nella pellicola, oppure metterlo in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico e togliere l’aria, sigillando tutto. Così conservato durerà addirittura qualche mese!

Quando, infine, abbiamo acquistato un avocado poco maturo, possiamo conservarlo a temperatura ambiente in un sacchetto di carta, dove terminerà facilmente la sua maturazione.