La filiera del burro: come riconoscere un burro di qualità

La filiera del burro: come riconoscere un burro di qualità

Pubblicità

Di certo le alternative non mancano, ma il burro resta il condimento più utilizzato in Europa. E perdono costantemente forza quei luoghi comuni secondo i quali è troppo grasso e non giova alla salute. Perché in realtà è vero il contrario: si tratta di un alimento prezioso e genuino, ricco di sostanze benefiche. E, naturalmente, capace di rendere saporiti anche i piatti più semplici. Fondamentale è consumarne le giuste dosi (massimo 10 grammi al giorno) e, soprattutto, utilizzare un prodotto di qualità.

Burro: un alimento prezioso

Non è vero che il burro è più calorico dell’olio extravergine di oliva. Anzi, a parità di peso è vero il contrario: 100 grammi di olio d’oliva contengono circa 900 calorie, contro le 758 del burro. È vero invece che quest’ultimo contiene quantità elevate di colesterolo, circa 250 mg per 100 grammi; ma anche che, per una sola persona, consumare la dose in questione è praticamente impossibile.  

Di contro, il burro è ricco di acidi grassi “buoni” – in primis Omega 3 e Omega 6 – e vitamine, tra cui la A e la preziosissima quanto rara vitamina D. È dotato di importanti proprietà antiossidanti e rappresenta una buona fonte di proteine e sali minerali. Ma tutto questo vale sempre e solo a fronte del consumo di prodotti di alta qualità.

La filiera del burro

A proposito di qualità, fondamentale è la filiera del burro. Questo prodotto delizioso è un derivato del latte e si ottiene dalla lavorazione della panna. Proprio il latte, quindi, ha un ruolo determinante: se raccolto quotidianamente e lavorato entro poche ore, permette di ottenere delle panne fresche che sono alla base di un burro di qualità. Per fare questo, bisogna puntare su aziende la cui filiera sia certificata, sostenibile e a km 0, come Latteria Soresina.

Pubblicità

Tutti i soci allevatori di Latteria Soresina – sono più di 200 stalle in tutto – hanno sottoscritto un patto di filiera che consiste in un attento monitoraggio dell’intero ciclo produttivo, quindi in azioni preventive e controlli periodici. Una filiera certificata assicura la tracciabilità, la sicurezza alimentare dei prodotti finiti e il rispetto degli standard igienico-sanitari.  

Per la produzione del burro di Latteria Soresina è utilizzato solo latte 100% italiano, ottenuto esclusivamente dalle mucche dei soci allevatori presenti sul territorio di Latteria Soresina, alimentate esclusivamente con foraggi e mangimi certificati, trasportato quotidianamente fino ai vicini stabilimenti. Il latte di ogni autobotte è puntualmente campionato e analizzato in laboratorio prima di procedere con le altre fasi del processo produttivo.

Burro Latteria Soresina: come si produce

Tutte le tipologie di burro Latteria Soresina, compreso il nuovo LattePanna, sono il risultato di un preciso iter produttivo, finalizzato a garantire il massimo livello qualitativo. Le panne fresche sono prima lasciate riposare nei serbatoi di stoccaggio; poi si ottiene il tipo desiderato per mezzo delle scrematrici e si procede con un ulteriore stoccaggio in serbatoi di premiscelazione.

Successivamente le premiscelazioni sono brevemente scaldate a una temperatura di circa 95 °C e lasciate raffreddare fino a 10 °C. Gli esperti di Latteria Soresina monitorano costantemente ogni fase per mezzo degli strumenti tecnologici più all’avanguardia.

Pubblicità

La separazione dei granuli di burro dal latticello, passaggio chiave, avviene nella burrificatrice. Il burro arriva infine ai butter silos, per poi essere suddiviso e destinato alle 7 linee di confezionamento, in lattina o sotto forma di panetto. La produzione del burro Latteria Soresina è altamente automatizzata e rigorosa; ciò riguarda anche il confezionamento e la pallettizzazione.

LattePanna Soresina

LattePanna è il nuovo burro in panetto Soresina. La novità si chiama così perché realizzata esclusivamente con panna di latte freschissima, con una speciale combinazione di fermenti lattici e un innovativo processo produttivo, secondo l’esclusiva ricetta Latteria Soresina, ideata in seguito a un’attenta ricerca di mercato durata più di 2 anni.

Il risultato è un burro ancora più cremoso e vellutato, anche caratterizzato da un sapore delicatamente dolce, da usare in un’infinità di ricette ma anche semplicemente da spalmare su fette di pane e fette biscottate. Per gustarlo nella sua “ricca semplicità”, perché più morbido appena tirato fuori dal frigo. L’avete già provato?

Presente in

Pubblicità

Pubblicità

Commenti

Ancora nessun commento pubblicato.

Pubblicate il primo commento e ditemi se il mio consiglio vi è stato utile: mi scrivete e mi fate sapere se voi avete provato altro?

Scrivi un commento

Pubblicità

Redazione

La filiera del burro: come riconoscere un burro di qualità

Torna su