In questo articolo vi dirò come prendersi cura della sanseveria. La sanseveria o (sansevieria) è una delle piante più diffuse nelle nostre case. Perché queste piante sono così amate? Principalmente perché sono davvero belle ma anche perché sono estremamente resistenti. Sono le classiche piante perfette per chi non ha il pollice verde ma anche per chi si sta approcciando al mondo del giardinaggio. Queste piante infatti non richiedono particolari cure o attenzioni e riescono a sopravvivere anche alle condizioni più avverse. Non di rado infatti le sanseverie sono scelte per abbellire degli spazi comuni o degli uffici proprio per la loro facile manutenzione. Voi però mi conoscete e sapete il mio amore per le piante: se decidiamo di tenere in casa una pianta non dobbiamo accontentarci di farla sopravvivere, dobbiamo farla prosperare! Anche la sanseveria se curata nel migliore dei modi puoi darci grandi soddisfazioni! Vediamo insieme come prendersi cura della sanseveria.
ORIGINI DELLA SANSEVERIA
Le sanseverie fanno parte della famiglia delle agavaceae e sono originarie dell’India, dell’Africa e dell’Indonesia. Com’è facilmente intuibile, amano i climi caldi e sono considerabili come delle piante succulente. Sono caratterizzate da foglie lunghe, sottili e appuntite e per questa loro caratteristica sono anche chiamate “piante serpente” o “lingua di suocera“.
IL TERRENO IDEALE
La sanseveria non richiede nessun terriccio specifico ma non ama i ristagni d’acqua. Per coltivarla in vaso possiamo usare del semplice terriccio universale mischiato con un po’ di sabbia o in alternativa un terriccio specifico per piante grasse. Per essere sicuri di non creare ristagni, possiamo mettere sul fondo del vaso un po’ di argilla espansa che favorirà lo scolo dell’acqua.
QUANTA ACQUA DARE?
Come accennato nell’introduzione, le sanseverie sono piante estremamente rustiche e riescono a sopportare lunghi periodi di siccità senza alcun problema. Si potrebbe quasi affermare che sia impossibile farle morire per mancanza d’acqua! Ma noi le piante dobbiamo farle prosperare e non limitarci a farle sopravvivere! Per le innaffiature seguiamo la stagionalità, quindi in estate devono essere più frequenti e in inverno diradate al massimo. Come per tutte le piante grasse aspettiamo tra un’innaffiatura e l’altra che la terra sia completamente asciutta. Nel caso della sanseveria però facciamo in modo che il getto d’acqua sia diretto sulla terra e mai nel nucleo vegetativo della pianta. La sanseveria gradisce l’umidità ambientale, quindi se messa in un luogo molto secco possiamo spruzzare sulle foglie un po’ d’acqua fresca.
ESPOSIZIONE ALLA LUCE
Sarò ripetitiva, ma le sanseverie sopravvivono praticamente ovunque, anche in luoghi poco luminosi. Se vogliamo però far prosperare la pianta (è il nostro obiettivo!), posizioniamola in un luogo molto luminoso ma non sotto i raggi diretti del sole… con tanta luce vedrete la pianta davvero rigogliosa! Quando le sanseverie ricevono poca luce non danno segni di sofferenza ma rimangono “bloccate” e non crescono. Queste piante amano i climi miti ma resistono comunque a temperature più fredde (fino a 10 gradi). Se abitiamo in zone calde quindi possiamo tenerle tutto l’anno in balcone ma se abitiamo in zone più fredde in inverno è meglio spostarle dentro casa.
RIPRODUZIONE PER STOLONE
Arrivati a questo punto sarà chiaro a tutti che la sanseveria è una pianta di facilissima gestione e che resiste praticamente a tutto. I pregi di queste meravigliose piante però non finiscono qui perché come se non bastasse sono anche molto facili da riprodurre! Il primo metodo è quello di separare gli stoloni. La pianta infatti, se in condizioni ottimali, farà dei “figli” che cresceranno a pochi centimetri dalla pianta madre attaccati da una particolare radice chiamata “stolone”. Quando le nuove piantine saranno sufficientemente grandi possono essere separate dalla pianta che gli ha dato origine. Tiriamo fuori dal vaso tutta la pianta e con un taglio netto (usando una lama disinfettata) separiamo la madre dal figlio tagliando lo stolone, facendo in modo che ognuna abbia la propria porzione di radici. A questo punto non ci rimarrà altro che metterle a dimora ognuna nel proprio vaso.
RIPRODUZIONE PER TALEA
Un altro metodo di riproduzione della sanseveria è quello per talea. Recidiamo una foglia usando una lama disinfettata, quindi piantiamola direttamente nel nuovo vaso. Nelle prime fasi di crescita cerchiamo di mantenere il terreno sempre umido; se la procedura andrà a buon fine nel giro di un paio di mesi vedremo spuntare uno stolone con una nuova piantina! Da una foglia poi si possono ottenere più piantine; tagliamo la foglia in porzioni di circa 6 centimetri, quindi procediamo piantando ogni singola porzione. In questo caso però dobbiamo stare attenti al senso di crescita della foglia, quindi la parte più bassa di ogni porzione dovrà essere quella a contatto con la terra. La moltiplicazione per talea purtroppo non è una scienza esatta, ma vi assicuro che rispetto a tantissime altre piante la sanseveria ha una percentuale di riuscita davvero altissima. Insomma la sanseveria è una pianta davvero speciale! Fatemi sapere se questo articolo su come prendersi cura della sanseveria vi è piaciuto e se avete altri consigli da suggerire scrivetemeli nei commenti.
Commenti (1)
Scrivi un commentoMiranda
Ciao Benedetta io l’ho appena acquistata, ma va rinvasata oppure la posso lasciare nel suo vaso? Ha il terriccio ancora umido non devo dare altra acqua giusto?
31 Marzo 2021 Rispondi