Cavoletti di bruxelles: come cucinarli e perché ci fanno bene

Cavoletti di bruxelles: come cucinarli e perché ci fanno bene

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Tra le tante varietà di cavolo, ce n’è una davvero particolare. In formato mini. Ci riferiamo ai cavoletti di Bruxelles, chiamati così perché le prime coltivazioni si trovavano proprio vicino alla capitale del Belgio. Questi piccoli ortaggi, a primo impatto, possono generare diffidenza per via del loro odore (non gradevolissimo, ammettiamolo), però sono ricchi di sostanze preziose per il nostro organismo e, cucinati nei modi giusti, anche molto gustosi.  

Cavoletti di Bruxelles: le ricette

Tondi, compatti e croccanti, questi cavoli in miniatura hanno un sapore acidulo con un retrogusto amarognolo. Consumarli crudi non è una buona idea, perché risultano troppo duri e poco digeribili. Vediamo invece come cucinare i cavoletti di Bruxelles, ma prima una precisazione importante: bisogna evitare i processi di cottura molto lunghi, altrimenti gran parte delle loro proprietà nutrizionali finisce per disperdersi.

Bolliti

I cavoletti di Bruxelles bolliti o lessi sono un contorno facilissimo da preparare ma davvero delizioso. Dobbiamo solo cuocerli in acqua bollente e salata per una ventina di minuti, scolarli e condirli con olio extravergine di oliva, sale e pepe nero. Sono un perfetto accompagnamento per piatti di pesce altrettanto semplici, come i filetti di platessa alle olive e il merluzzo al limone.

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In padella

Se abbiamo voglia di una ricetta ancora più saporita ma altrettanto semplice, possiamo preparare i cavoletti in padella. Facciamo appassire una cipolla tritata in un paio di cucchiai di olio di oliva, quindi aggiungiamo i cavoletti – già privati della base, delle foglie esterne e tagliati a metà – e uniamo anche dello speck o del guanciale a dadini (200 grammi per 500 grammi di cavoletti). Aggiustiamo di sale, mettiamo un po’ di pepe nero e lasciamo cuocere il tutto per una ventina di minuti su fuoco vivace. Un piatto da servire ben caldo, magari con un secondo di carne.  

Gratinati

Cavoletti di Bruxelles alla parmigiana

I cavoletti di Bruxelles gratinati al forno sono irresistibili e conquistano anche i più piccoli, che di solito non amano questi ortaggi. Puliamo e lessiamo 500 g di cavoletti, ma senza cuocerli completamente: devono risultare “al dente”, diciamo così. Scoliamoli e mettiamoli da parte. Tritiamo una cipolla e la facciamo soffriggere in un velo di olio di olivia; poi aggiungiamo i cavoletti, sale, pepe nero e lasciamo insaporire per un paio di minuti. Versiamo nello stesso tegame 60 ml di birra chiara, aspettiamo che evapori e lasciamo sul fuoco fino a quando la salsina non si addensa al punto giusto.

Trasferiamo quindi i cavoletti in una teglia rivestita con carta forno e li ricopriamo con 300 grammi di fontina grattugiata (usiamo i fori larghi). Se preferiamo, possiamo usare la groviera, l’emmental oppure la besciamella. Una manciata di erba cipollina tritata e siamo pronti per infornare a 180 °C. Dopo 10-15 minuti, questo goloso piatto è pronto! Altrettanto buoni, e ancora più semplici da fare, sono i cavoletti alla parmigiana.

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Le proprietà nutrizionali dei cavoletti di Bruxelles

Disponibili in autunno e in inverno, i cavoletti di Bruxelles sono un’ottima fonte di sali minerali, soprattutto sodio, potassio e calcio. Contengono anche fibre e buone quantità di vitamine A, C, K, B3, B6, B9 (l’acido folico, per intenderci). E ancora, della loro composizione fanno parte importanti sostanze fenoliche.

Tutto questo significa che sono ortaggi dotati di un notevole potere antiossidante, antinfiammatorio e depurativo. Esercitano un effetto diuretico e drenante, aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e giovano sia alle ossa che alla vista. Non solo: danno un grande senso di sazietà. Un pozzo di virtù, insomma!

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Commenti (1)

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  • Cleo

    A me piacciono rosolati in padella con un po’ di aglio e pancetta a dadini

    16 Novembre 2023 Rispondi

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Redazione

Cavoletti di bruxelles: come cucinarli e perché ci fanno bene

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