L’alloro, il cui nome latino è Laurus, è sul podio delle piante aromatiche più usate in cucina, è disponibile tutto l’anno e permette di creare anche belle siepi ornamentali. È conosciuto dai tempi antichi per le sue numerose proprietà benefiche: dovremmo avere sempre una piccola riserva di foglie di alloro in casa. Ecco tutte le virtù e le caratteristiche di questa erba aromatica profumatissima.
Pianta di alloro: le caratteristiche
L’alloro è un arbusto sempreverde che può raggiungere un’altezza pari a 10 metri. Ha una chioma sempre molto folta, composta da foglie robuste e coriacee, ellittiche, di un bel verde intenso e con i bordi ondulati. L’alloro produce anche fiori: piccoli, giallini, graziosi. E piccole sono le sue bacche che, quando maturano a settembre, diventano nere, sembrando quasi olive.
La pianta di alloro è resistente e adattabile, per questo molto comune. Può crescere quasi ovunque, tuttavia predilige i posti assolati e non esposti al rischio di gelata. Si può facilmente coltivare anche in vaso.
Alloro: proprietà e benefici
Le proprietà benefiche dell’alloro sono numerose. Se avete provato l’infuso di alloro, sapete che aiuta a digerire (oltre ad avere un ottimo sapore) e combattere il gonfiore addominale e ad alleviare eventuali coliche.
Le foglie possiedono inoltre un potere antisettico e disinfettante. Stimolano l’appetito e, grazie alla presenza della vitamina A e C, favoriscono un buon funzionamento del sistema immunitario ed esercitano un’azione antiossidante. L’alloro contiene anche sali minerali: potassio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, rame. Questo significa che contribuisce al benessere del cuore, delle ossa, dei denti.
Come usare l’alloro in cucina
Le foglie di alloro regalano aroma e sapore ai più svariati piatti. Sono magnifiche con gli arrosti e gli stufati di carne, con la selvaggina e il maiale. Spesso si usano per dare un tocco in più alle zuppe, alle minestre e alle vellutate; alle marinate e ai sughetti per condire la pasta. Inoltre si abbinano perfettamente ai legumi, in primis ceci e fagioli. In autunno, diventa la “spalla” perfetta per le castagne bollite e possiamo anche aggiungerlo alla besciamella e ai carciofini sott’olio. Insomma: definirlo versatile è riduttivo!
Come fare il liquore di alloro
Un bicchierino di allorino per chiudere in bellezza un pasto e favorire la digestione: per molti, un rito irrinunciabile. L’allorino, cioè il liquore di alloro, è facilissimo da fare in casa.
Per una trentina di foglie di alloro servono 500 ml di alcol puro per liquori, 600 ml di acqua e 500 g di zucchero. Se ne abbiamo la possibilità, usiamo le foglie fresche anziché essiccate: il colore sarà più bello. Laviamole sotto l’acqua corrente, eliminiamo quelle rovinate o spezzate e asciughiamole bene.
In un vasetto versiamo l’alcol, aggiungiamo le foglie e lasciamo in infusione per un mesetto. Trascorso questo tempo, prepariamo lo sciroppo con l’acqua e lo zucchero (dobbiamo solo portare a bollore mescolando e lasciar sobbollire per 5 minuti) e uniamo l’alcol già filtrato con un colino a maglie strette. Mescoliamo e trasferiamo il liquore in una bottiglia di vetro, meglio se di colore scuro.
Lasciamo riposare il liquore in un luogo buio e asciutto per circa 20 giorni, dopo di che sarà pronto per essere gustato!
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